IL PROGETTO
ENRICH Project: Enhancing the resilience of italian healthcare and hospital facilities
Coordinatore:
Unità di ricerca:
- Università degli Studi di Napoli (UNINA) Federico II (Prof. G. Magliulo)
- Università degli Studi del Sannio (UNISANNIO) (Prof. G. Maddaloni)
- Università del Salento (UNISALENTO) (Prof.ssa M. A. Aiello)
-
Istituto per le Tecnologie della Costruzione (ITC)
del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) (ITC-CNR) (Ing. A. Bonati) - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) (Dott.ssa G. Musacchio)
Finanziamento
Il progetto ENRICH è finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), nell’ambito dei progetti PRIN 2020
(Progetti di rilevante interesse nazionale).
Settori ERC: PE8_3 (main), LS7_10 e PE7_11.
Introduzione
Negli ultimi decenni, gli elementi non strutturali sono diventati oggetto di studio di notevole interesse nell’ambito dell’ingegneria strutturale e sismica internazionale. Numerosi studi di tipo osservazionale, sperimentale, teorico/analitico e numerico hanno sviluppato nuova conoscenza relativa alle prestazioni sismiche degli elementi non strutturali e hanno definito metodi e soluzioni per la mitigazione del rischio sismico. Il prossimo passo della ricerca scientifica nell’ambito degli elementi non strutturali dovrà consistere nel superare valutazioni puramente strutturali/sismiche e basate su singoli elementi, implementando procedure di valutazione e miglioramento più olistiche e comprensive. In particolare, gli elementi non strutturali dovranno essere considerati come sistemi integrati agli edifici, e le condizioni di funzionamento degli elementi stessi dovranno essere considerate rispetto al servizio della struttura in cui essi sono inseriti.
Il concetto di resilienza è stato applicato in molti ambiti dell’ingegneria, ma non è stato ancora implementato rispetto agli elementi non strutturali e alle strutture sanitarie/ospedaliere, considerando scenari sismici e situazioni emergenziali. La resilienza delle strutture sanitarie non è solo associata alle prestazioni sismiche degli elementi non strutturali ma anche all’interazione tra tali elementi e gli edifici in cui sono inseriti e all’adattabilità funzionale degli elementi stessi e delle strutture sanitarie. L’adattabilità funzionale può essere definita come la capacità degli elementi non strutturali o delle strutture sanitarie di essere adattati/e a configurazioni e condizioni di servizio/funzionamento alternative, associate a improvvise variazioni delle condizioni di servizio del sistema sanitario. Ad esempio, a seguito di un evento sismico di moderata/severa intensità o di un’emergenza di tipo sanitario, può essere necessario riorganizzare i reparti e le attività delle strutture sanitarie, coinvolgendo principalmente gli elementi non strutturali. La (in)capacità delle strutture sanitarie e degli elementi non strutturali di adattarsi a tali cambiamenti può causare disagio sociale e perdite economiche e umane, visto il ruolo che svolgono le strutture sanitarie sul territorio, soprattutto in caso di emergenza. La pandemia di Covid-19 ha mostrato le debolezze delle strutture sanitarie italiane: esse hanno una scarsa flessibilità e adattabilità funzionale. Inoltre, diversi studi e rapporti post-sisma hanno dimostrato che le strutture sanitare sono particolarmente vulnerabili, con particolare riferimento al danneggiamento sismico degli elementi non strutturali.
Obiettivi e metodologia del progetto
Il progetto ENRICH (2022-2025), ovvero “ENhancing the Resilience of Italian healthCare and Hospital facilities” mira a migliorare la resilienza delle strutture sanitarie italiane rispetto all’adattabilità funzionale e alle prestazioni sismiche. Lo scopo del progetto sarà raggiunto implementando un approccio multi-criterio basato sulla combinazione di diversi metodi: (a) raccolta dati sul territorio (ospedali), (b) prove sperimentali non distruttive in situ, (c) prove sperimentali in laboratorio, (d) simulazioni analitico-numeriche, (e) analisi statistica, (f) gestione dei dati e sviluppo ambiente/strumenti BIM e (g) strategie di comunicazione. Il progetto contribuirà sia alla ricerca che alla pratica, producendo un impatto significativo sull’economia e sulla sicurezza pubblica, promuovendo anche lo stanziamento di fondi per la ricerca.
Lo scopo del progetto sarà raggiunto attraverso quattro obiettivi. (1) Acquisizione della conoscenza riguardo lo stato della resilienza delle strutture sanitarie italiane. (2) Progetto e validazione di tecnologie per il miglioramento degli elementi non strutturali e sviluppo di sistemi innovativi e di prototipi. (3) Definizione di linee guida tecniche e strumenti di progetto/gestione. (4) Sviluppo e implementazione di strategie di comunicazione per il miglioramento della resilienza delle struttura sanitarie mediante incrementando la consapevolezza degli stakeholder.
Lo studio contribuirà in maniera importante alla ricerca con particolare riferimento alle tecnologie sviluppate, alle metodologie, ai risultati e all’implementazione dei prodotti del progetto. Le risultanze del progetto saranno largamente applicabili in diverse aree e territori, e la loro implementazione avrà un significativo impatto sociale e economico sul territorio italiano.
IL PROGETTO
ENRICH Project: Enhancing the resilience of italian healthcare and hospital facilities
Coordinatore:
Unità di ricerca:
- Università degli Studi di Napoli (UNINA) Federico II (Prof. G. Magliulo)
- Università degli Studi del Sannio (UNISANNIO) (Prof. G. Maddaloni)
- Università del Salento (UNISALENTO) (Prof.ssa M. A. Aiello)
-
Istituto per le Tecnologie della Costruzione (ITC)
del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) (ITC-CNR) (Ing. A. Bonati) - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) (Dott.ssa G. Musacchio)
Finanziamento
Il progetto ENRICH è finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), nell’ambito dei progetti PRIN 2020
(Progetti di rilevante interesse nazionale).
Settori ERC: PE8_3 (main), LS7_10 e PE7_11.
Introduzione
Negli ultimi decenni, gli elementi non strutturali sono diventati oggetto di studio di notevole interesse nell’ambito dell’ingegneria strutturale e sismica internazionale. Numerosi studi di tipo osservazionale, sperimentale, teorico/analitico e numerico hanno sviluppato nuova conoscenza relativa alle prestazioni sismiche degli elementi non strutturali e hanno definito metodi e soluzioni per la mitigazione del rischio sismico. Il prossimo passo della ricerca scientifica nell’ambito degli elementi non strutturali dovrà consistere nel superare valutazioni puramente strutturali/sismiche e basate su singoli elementi, implementando procedure di valutazione e miglioramento più olistiche e comprensive. In particolare, gli elementi non strutturali dovranno essere considerati come sistemi integrati agli edifici, e le condizioni di funzionamento degli elementi stessi dovranno essere considerate rispetto al servizio della struttura in cui essi sono inseriti.
Il concetto di resilienza è stato applicato in molti ambiti dell’ingegneria, ma non è stato ancora implementato rispetto agli elementi non strutturali e alle strutture sanitarie/ospedaliere, considerando scenari sismici e situazioni emergenziali. La resilienza delle strutture sanitarie non è solo associata alle prestazioni sismiche degli elementi non strutturali ma anche all’interazione tra tali elementi e gli edifici in cui sono inseriti e all’adattabilità funzionale degli elementi stessi e delle strutture sanitarie. L’adattabilità funzionale può essere definita come la capacità degli elementi non strutturali o delle strutture sanitarie di essere adattati/e a configurazioni e condizioni di servizio/funzionamento alternative, associate a improvvise variazioni delle condizioni di servizio del sistema sanitario. Ad esempio, a seguito di un evento sismico di moderata/severa intensità o di un’emergenza di tipo sanitario, può essere necessario riorganizzare i reparti e le attività delle strutture sanitarie, coinvolgendo principalmente gli elementi non strutturali. La (in)capacità delle strutture sanitarie e degli elementi non strutturali di adattarsi a tali cambiamenti può causare disagio sociale e perdite economiche e umane, visto il ruolo che svolgono le strutture sanitarie sul territorio, soprattutto in caso di emergenza. La pandemia in corso ha mostrato le debolezze delle strutture sanitarie italiane: esse hanno una scarsa flessibilità e adattabilità funzionale. Inoltre, diversi studi e rapporti post-sisma hanno dimostrato che le strutture sanitare sono particolarmente vulnerabili, con particolare riferimento al danneggiamento sismico degli elementi non strutturali.
Obiettivi e metodologia del progetto
Il progetto ENRICH (2022-205), ovvero “ENhancing the Resilience of Italian healthCare and Hospital facilities” mira a migliorare la resilienza delle strutture sanitarie italiane rispetto all’adattabilità funzionale e alle prestazioni sismiche. Lo scopo del progetto sarà raggiunto implementando un approccio multi-criterio basato sulla combinazione di diversi metodi: (a) raccolta dati sul territorio (ospedali), (b) prove sperimentali non distruttive in situ, (c) prove sperimentali in laboratorio, (d) simulazioni analitico-numeriche, (e) analisi statistica, (f) gestione dei dati e sviluppo ambiente/strumenti BIM e (g) strategie di comunicazione. Il progetto contribuirà sia alla ricerca che alla pratica, producendo un impatto significativo sull’economia e sulla sicurezza pubblica, promuovendo anche lo stanziamento di fondi per la ricerca.
Lo scopo del progetto sarà raggiunto attraverso quattro obiettivi. (1) Acquisizione della conoscenza riguardo lo stato della resilienza delle strutture sanitarie italiane. (2) Progetto e validazione di tecnologie per il miglioramento degli elementi non strutturali e sviluppo di sistemi innovativi e di prototipi. (3) Definizione di linee guida tecniche e strumenti di progetto/gestione. (4) Sviluppo e implementazione di strategie di comunicazione per il miglioramento della resilienza delle struttura sanitarie mediante incrementando la consapevolezza degli stakeholder.
Lo studio contribuirà in maniera importante alla ricerca con particolare riferimento alle tecnologie sviluppate, alle metodologie, ai risultati e all’implementazione dei prodotti del progetto. Le risultanze del progetto saranno largamente applicabili in diverse aree e territori, e la loro implementazione avrà un significativo impatto sociale e economico sul territorio italiano.